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lunedì 12 settembre 2016   Cui prodest? Leggo qui su repubblica.it che il Comune di Amatrice, tramite l'avvocato Mario Cicchetti, in qualità di legale dello stesso Comune, ha querelato Carlie Hebdo. Immagino che l'iniziativa sia stata almeno condivisa dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Mi chiedo cosa pensino i cittadini di Amatrice del loro sindaco e della macchina comunale che, invece di spendere tutte le loro energie per le innumerevoli emergenze che si accompagnano alla tragedia di un terremoto con tante vittime e tali distruzioni, si preoccupino di un giornale di satira al punto tale da querelarlo.  Con tutti i danari e il tempo che si possono perdere nei tribunali, oltretutto per questioni difficilmente dirimibili come il diritto di satira, evidentemente l'amministrazione del paese ha danari e risorse da buttare per queste sciocchezze, poveri cittadini di Amatrice!  Anche se, in fondo, quell'amministrazione comunale l'hanno votata lor
  venerdì 19 agosto 2016 Uccidere gli animali vaganti? Le polemiche di questi giorni sull'ordinanza di un sindaco che autorizzava la polizia locale ad abbattere animali vaganti nei pressi della carreggiata ha destato molte polemiche, provo a ragionarci un poco, magari scherzando. Io ho incontrato: - bufali neri accovacciati sulla carreggiata nella notte, ero in Nepal ed ero a piedi, me ne sono accorto in quanto pensavo col piede di avere urtato una gran merda di bufalo, o di elefante, invece era il deretano di un bufalo che ha girato la testa e mi ha guardato indifferente, mentre mi scorrevano in testa le statistiche sul numero di persone uccise dai bufali, centinaia di volte più di quelle uccise da squali; - cavalli neri e di altri mantelli, nella notte a Pescasseroli, in branco, al trotto, nelle vie buie del paese fino al lago, dopo la mezzanotte in andata e prima dell'alba al ritorno; - torelli che duellavano in mezzo alla strada,
  domenica 17 luglio 2016 La morte e la vita altrove Avevo pensato di iniziare questo blog intitolando il primo post "La morte e la fanciulla", in quanto è stata proprio la morte di una fanciulla di 15 anni, qui su repubblica.it, che ha colmato la misura del dolore insensato di questi tempi, poi mi sono reso conto che, al di là della commozione per una giovane vita persa sulla massicciata, quel che mi ha costretto a scrivere è l'esasperazione per le morti quotidiane, dovute al "non vivere nel luogo e nel momento reale", da qui il titolo del blog e la prima idea del titolo del primo post mi si è rivelata riduttiva, inadeguata, inutilmente evocatica di rimandi letterari e musicali. In base alla mia esperienza di guidatore "la vita altrove" è una delle principali cause di morte per incidente, la mia sensazione è confermata da dichiarazioni di ministri e ad es qui su moto.it, qualche anno fa si fece un gran